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Diamante, la città del peperoncino e dei murales, è uno dei borghi più caratteristici della Riviera dei Cedri, quel tratto di costa della Calabria che inizia dal confine calabro-lucano e si estende per circa 80 km percorrendo l’alto Tirreno Calabrese fino a Paola. Questo tratto di costa deve il suo nome alla coltivazione del cedro, l’agrume calabrese conosciuto in tutto il mondo che in questo territorio ha trovato il suo habitat naturale.
Diamante era in origine un vecchio borgo di pescatori che ha saputo, nel tempo, tramutarsi in uno dei centri turistici più importanti del territorio la promozione del territorio e dei suoi prodotti.
L’evento più conosciuto che si svolge a Diamante è il Festival del Peperoncino.Un appuntamento settembrino ormai trentennale che dal 1992 registra un numero sempre crescente di visitatori. Mostre, sagre, laboratori, spettacoli meeting ne fanno una delle feste gastronomiche più importanti della Calabria, un vero e proprio viaggio alla scoperta dei sapori di un tempo e di quelle tradizioni gelosamente custodite dai calabresi.
Dal 1981 si è trasformata in un museo a cielo aperto. Colori, fantasia, arte che rendono i murales di Diamante uno spettacolo unico che stupisce coloro che si trovano a camminare per i vicoli del borgo marinaro.
Al largo del litorale tra Diamante e Cirella si trova la piccola isola di Cirella. Si raggiunge facilmente dalla spiaggia antistante, oppure dal porticciolo di Diamante. L'isola è coperta da una rigogliosa macchia mediterranea e alla sua sommità si trovano i resti di un’antica torre di avvistamento a protezione dalle incursione dei Saraceni. I fondali attorno all'isola, sono caratterizzati dalla presenza della posidonia, pianta sottomarina che forma una vera e proprie prateria molto importante per l’equilibrio dell’ecosistema.
Cirella, l'antica Cerillae era un importante porto ai tempi della Magna Grecia e di Roma. Ciò ha arricchito il territorio di testimonianze archeologiche quali i resti dell’antica cittadella dalla quale si può godere un panorama unico dell’intera costa. Si narra di distruzioni ad opera di Annibale, di razzie da parte dei Saraceni al tempo delle loro razzie oppure di attacchi Francesi agli inizi dell'ottocento.
Nei pressi della zona archeologica dei ruderi si trova il convento di San Francesco costruito nel 1545 ed il moderno "Teatro dei Ruderi", realizzato tra il 1994 ed il 1997.La location suggestiva e dall’atmosfera unica fa da sfondo, esclusivamente d’estate, a rappresentazioni ed eventi culturali
